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       | 
     
       
        
          
           
            |   "No 
                alle miss" 
                105 vittime di un massacro in Nigeria 
              un' infelice frase di un giornalista circa "la felicità" 
                che Maometto avrebbe ottenuto se avesse sposato una delle novanta 
                concorrenti ha causato delle lotte tra Musulmani e Cristiani nelle 
                strade di Kaduna:105 morti in 48ore. 
                I giornalisti sono molto spiacenti della sbagliata interpretazione 
                dell'articolo pubblicata dal loro giornale ,ma sono condannati 
                alla morte islamica. 
                Kaduna è stata la scena della violenza, i musulmani hanno 
                bruciato le macchine posteggiate nei pressi di una moschea che 
                è a meno di 1 km dall'albergo in cui allogiavano le miss. 
                Questa competizione è stata organizzata anche per Safe, 
                una delle tante donne condannate alla lapidazione per adulterio 
                , esempi di realtà quotidiana in questi paesi , ma inconcepibili 
                in paesi come l' Europa . 
                L'epilogo di questo concorso ha visto vincere una miss di un paese 
                musulmano moderno come la Turchia , segno di un possibile avvicinamento 
                tra Oriente-Occidente ? 
               
              Ruggero Leone  
                Francesco Di Fatta  
                3 europeo B  
                CEI  
                | 
           
           
            Macondo 
              “L’amaca di macondo” e’ una bottega nella 
                quale si puo’ comprare di tutto; dai prodotti artigianali 
                ai prodotti dell’agricoltura biologica. Abbiamo visto collane 
                in legno, cappelli peruviani, ciondoli e perfino carta da lettere! 
                E ancora portacolori,portamonete, ciotole, ceste, borse maglioni, 
                strumenti musicali e libri. Abbiamo comprato e mangiato liquirizia, 
                chips messicani, cioccolata a latte e amara davvero squisite. 
                Abbiamo apprezzato il profumo esotico che si respira entrando 
                nella bottega, che viene da saponette, candele, incenso, oli aromatici, 
                tisane, erbe. Penso che il commercio equo e solidale sia importante 
                perche’ puo’ garantire la qualita’ dei prodotti 
                venduti, inoltre chi aquista ha la certezza che non venga sfruttato 
                il lavoro dei bambini ( sapevate che, attualmente, nel mondo lavorano…150milioni 
                di bambini?) E che i produttori abbiano il gusto compenso. 
                E’ un nuovo per contribuire, in piccolo, ad una maggiore 
                giustizia sociale nel mondo. Se non avete idee per i regali di 
                natale, provate ad andarci: troverete senz’altro qualcosa. 
               
               Danila Giambona  
                2c CEI Palermo   | 
           
           
             
                EMERGENCY 
                A novembre tutti noi alunni delle terze medie 
                  abbiamo partecipato ad un incontro interessantissimo con il 
                  gruppo dei volontari d’Emergency. 
                  Emergency è un’associazione nata a Milano nel 1994 
                  con lo scopo di fornire assistenza medica chirurgica alle vittime 
                  delle guerre e, soprattutto, delle mine antiuomo, costruendo 
                  e gestendo ospedali nelle zone maggiormente colpite dai conflitti. 
                  In otto anni oltre 300 mila persone sono state curate negli 
                  ospedali d’Emergency: nel nord Iraq (Kurdistan), in Cambogia, 
                  in Afganistan e in Sierra Leone. 
                  
                 A queste attività si affiancano anche 
                  quelle di sensibilizzazione, di informazione e di raccolta fondi 
                  svolte in Italia, con lo scopo di costruire e diffondere una 
                  cultura di pace e di solidarietà sociale. 
                  Noi ragazzi, confrontandoci con i volontari di Emergency, abbiamo 
                  capito che la guerra non solo non risolve mai i problemi della 
                  gente, ma ne aggiunge di ancora più gravi a quelli già 
                  esistenti.  
                  Per questo abbiamo aderito alla campagna contro tutte le guerre 
                  ed abbiamo firmato l’appello contro la guerra in Iraq. 
                  Il sito di Emergency è: www.Emergency.it 
                Danila Giambona  
                  Marco Acerno  
                  Giovanni Raineri  
                  CEI  
                | 
           
           
            Io, 
                un immigrato in Inghilterra 
               Mentre stavo aprendo la porta della stanza da letto, che ho 
                affittato dopo avere avuto una giornata stancante e stressante, 
                l’unica cosa che volevo era di fare una buona dormita. Io 
                ero in Inghilterra, perché fuggendo dal mio paese, in un 
                periodo di guerra, era l’unico modo di sopravvivere. Mia 
                moglie ed i miei bambini erano giù dalle scale, in una 
                stanza un po’ piu grande della mia.  
                
              Che cosa stava aspettandomi? Aprii la porta e trovai un piccolo 
                compartimento con un letto, una finestra, una lampada e null’altro. 
                Accanto trovai un bagno con un gabinetto, un lavabo e una vasca. 
                Io non sono stato mai molto ricco, ma siccome dovevo andare via 
                in fretta, portai solamente due paia di pantaloni, delle camicie 
                e cappotti e tutti i soldi che avevo con me.  
                
              Io andai a letto, mentre pensavo alla mia vita, sapevo che il 
                prossimo giorno, sarebbe stato duro: io avrei cercato molto presto 
                lavoro e forse avrei avuto un contatto con un mio amico, che sapeva 
                della mia situazione, e che mi poteva fare diventare un addetto 
                alle pulizie delle scarpe. Forse un lavoro non sarebbe stato abbastanza, 
                ma io ero pronto a qualsiasi cosa….Almeno Io ancora ero 
                con i miei cari. 
              Pedro Gonzaga 7º-A  
                EESCJ  
                Translated by:  
                Ruggero Leone  
                Francesco Di Fatta  
                IIIB CEI  
                | 
           
           
            | Gioventù 
                Sempre più spesso, i ragazzi vogliono avere più 
                libertà e questo spaventa i loro genitori. 
                Così anche loro si sentono più sorvegliati e più 
                catturati dai loro genitori. 
                
               I ragazzi, dopo i quattordici anni, vogliono uscire con i loro 
                amici, nel fine settimana vogliono andare al cinema, pranzare 
                e cenare fuori casa, andare a fare shopping…Ai genitori 
                non piace molto quest’idea, così ostacolano i loro 
                figli a fare molto cose. 
                
               Questo li rende nervosi e ribelli. Loro sentono che fare questo 
                tipo di cose li rende felici. Così se sono contraddetti, 
                fanno stupidaggini. 
              Teresa Gama  
                Joana Teresa Marques  
                Francisca Santos  
                Catarina Rocha  
                EESCJ  
                Translated by:  
                Alessia Milella  
                IIIB CEI   | 
           
           
            La storia 
                di Amina 
               Questa storia è basata su una storia vera: la soria di 
                Amina...  
                Tutto comincia in Africa, dove le donne sono sfruttate ognigiorno. 
                Milioni di loro muoiono per cause ingiuste. Fortunatamente esistono 
                molte associazioni che combattono per queste cause; una di queste 
                è Amnesty International, che cerca di fermare queste situazioni. 
                 
                Amina è una ragazza africana sposata con un uomo del suo 
                paese. Ma un giorno è stata sfruttata da un altro uomo 
                del suo stesso paese ed è rimasta incinta. Per questo è 
                stata arrestata e condannata ad essere lapidata. Alla fine, fortunatamente, 
                Amnesty International è intervenuta per salvare Amina, 
                così lei è riuscita a tornare alla sua vita normale. 
                 
                Noi pensiamo che la libertà è il valore più 
                importante che nessuno può distruggere, soprattutto in 
                una società evoluta come la nostra. Sfortunatamente ci 
                sono molti casi come questi, ma possiamo sempre sperare nel rispetto 
                dei valori umani, e soprattutto nel rispetto per le persone deboli. 
              Alessia Milella  
                Giuliana Imburgia  
                III EUR B, CEI   | 
           
           
            | PERCHE’ 
              SONO IMPORTANTI LE ASSOCIAZIONI 
              DI VOLONTARIATO?   Qualche anno fa la nostra scuola 
                ha garantito un locale alla LEGA MISSIONARIA STUDENTI e da allora 
                ne è nata una sede anche a Palermo. Questa organizzazione, 
                a livello nazionale, è un ramo di Lilliput(un’associazione 
                come EMERGENCY)ed organizza attività di volontariato non 
                solo nel proprio territorio ma anche in Bosnia, Perù e 
                Romania. I ragazzi della LMS organizzano e prendono parte a queste 
                attività di volontariato soprattutto in estate (quando 
                non c’è scuola).Si può scegliere di lavorare 
                in ospedale (dove i pazienti sono quasi in stato di abbandono), 
                in una scuola come insegnanti con i bambini(e insegnare loro Inglese 
                ed Italiano) o di lavorare in un cantiere per aiutare i lavoratori 
                là. 
                Adesso la Romania vuole entrare nell’Unione Europea e per 
                farlo il Paese deve raggiungere un sufficiente livello di sviluppo; 
                così il governo Rumeno sta tagliando le spese per le pensioni 
                di invalidità e i fondi per gli ospedali in cui il lavoro 
                della LMS è concentrato. In questo modo la situazione, 
                già critica, per molte famiglie e bambini che hanno rapporti 
                stabili con la LMS da anni è destinata a peggiorare e molti 
                pazienti, già abbandonati negli ospedali pubblici, rischiano 
                di essere cacciati via anche in condizioni critiche. Così,solo 
                le cliniche private(riservate alla gente benestante)riusciranno 
                a salvarsi, mentre “l’altra Gente” continuerà 
                a combattere contro la propria condizione. Tutti i soldi che non 
                sono destinati al welfare, saranno destinati allo sviluppo industriale 
                del paese. Non dobbiamo dimenticare che la Romania è reduce 
                da una lunga e disastrosa dittatura. 
              Alessia Vercio  
                Rina Dalle Nogare  
                Otilia Sammartino  
                CEI   | 
           
           
            Cosa 
                possiamo fare per aiutare questi paesi? 
               • Possiamo mandare medicine che potrebbero essere utili, 
                come antibiotici, soluzioni fisiologiche, antistaminici,antidolorific, 
                garze………… 
                • Possiamo anche spedire giocattoli per i bambini…..! 
                
               Grazie per la vostra attenzione! Pace e Amore! 
                Se voi volete mandare le medicine e i giocattoli potete farlo 
                mandandolo al CEI 
                CENTRO EDUCATIVO IGNAZIANO 
                Via Piersanti Mattarella n° 38/42, 90141 Palermo, Sicily Italia. 
              Alessia Vercio  
                Rina Dalle Nogare  
                Otilia Sammartino  
                CEI   | 
           
           
            Una 
                Marcia per la pace 
              Una marcia per la pace ha avuto luogo a Palermo venerdì 
                14 febbraio. Questa marcia un modo per promuovere la pace e tutte 
                le scuole cattoliche di Palermo, incluso il CEI, vi hanno preso 
                parte. La marcia si è conclusa con l'arrivo a Piazza San 
                Francesco d'Assissi, dove dentro la chiesa di San Francesco, noi 
                abbiamo avuto un momento di preghiera e c'erano striscioni e cartelloni 
                che caratterizzavano le diverse scuole e in questi c'erano scritti 
                messaggi di pace. La marcia voleva sottolineare l'importanza della 
                pace e l'inutilità della guerra che è uno strumento 
                di morte e distruzione. La Pace è una aspirazione fondamentale 
                della vita senza la quale la vita d'un uomo diventa un inferno, 
                quindi noi dobbiamo provare a raggiungere questo scopo così 
                che siamo tutti fratelli e sorelle di una sola famiglia. 
              Alessia Vercio  
                Rina Dalle Nogare  
                Otilia Sammartino  
                CEI   | 
           
           
            | La 
              Corea del sud (cartelloni)    Nell’ambito 
                del progetto “Crea”, “Multiculturalità 
                in Italia ”, alcuni alunni della classe IIIB, hanno creato 
                un cartellone in cui hanno parlato della Corea del Sud, in generale, 
                ma in particolare di alcune curiosità che la caratterizzano. 
                Hanno parlato del particolare metodo di scrittura coreano, molto 
                simile al cinese ma totalmente diverso dall’italiano, provando 
                loro stessi a scrivere i loro nomi in coreano. Hanno inserito 
                alcuni dei proverbi coreani più conosciuti trovati su un 
                sito internet, già tradotti in italiano spigandone di alcuni 
                il significato. Infine hanno riprodotto la bandiera coreana spigando 
                il perché dei suoi colori, delle linee a volte intere e 
                a volte spezzate e del suo caratteristico sfondo bianco. 
              Federica Lo Bello  
                Carolina Tutone –III B  
                CEI-Palermo  | 
           
          
            | Intervista 
              in Ecuador  
              
               Siamo qui e stiamo intervistando un soggetto interessante. Fabiola, 
                una ragazza ecuadoriana che per aiutare la sua famiglia, in cerca 
                di lavoro e felicità, ha ritenuto necessario trasferirsi 
                in Italia (Palermo) per trovare tutto questo. Da sette anni vive 
                insieme alla sua bambina in una via vicino all’ospedale 
                “Policlinico” , centro di tutti gli extracomunitari 
                di Palermo. Si è ambientata molto bene da noi , confortata 
                ed aiutata dall’affetto degli amici che la circondano. Le 
                piace molto Palermo anche se all’inizio si sentiva un po’ 
                spaesata in questa città così diversa da Quenka 
                (la sua città). Successivamente è riuscita a trovare 
                un lavoro che le permette di vivere serenamente. Vorrebbe ritornare 
                nel suo paese natale ma solo per una breve vacanza e per ritrovare 
                la sua famiglia. Le feste più importanti del suo paese 
                natale sono due, la prima in cui tutti gli abitanti dell’Ecuador 
                si riuniscono nella capitale (Quito) vestiti con gli abiti tradizionali 
                per festeggiare insieme l’unità, la seconda è 
                il Carnevale in cui gli abiti più strani vengono indossati 
                da tutta la popolazione durante i balli latino-americani. Proprio 
                i vestiti tradizionali costituiscono uno dei tanti usi e costumi 
                ancora radicati nella vita di tutti i giorni. La vita a Quito 
                è molto tranquilla, si allevano soprattutto bovini da cui 
                si ricava grande quantità di carne di importante esportazione. 
              Federica Lo Bello  
                Carolina Tutone  
                Jesuela Guadalupi- IIIB  
                CEI-Palermo 
               
               | 
           
         
        |